venerdì 1 febbraio 2008

SPERIMENTANDO 3



Molte persone conoscono Tim Burton e i suoi pupazzi, Terry Gilliam e le sue visioni, i Brothers Quay e le loro animazioni per MTV. Ma ogni artista della storia ha avuto i suoi padri predecessori, insegnamenti e ispirazioni.
Come Gorey per Tim Burton, anche noi vogliamo raccogliere dalla storia quello che ci può essere utile nella ricerca di una nostra estetica, rielaborando il lavoro degli autori che ammiriamo dalla stessa base da cui partirono loro. Per farlo ci rechiamo a Praga, la città magica per antonomasia, unico luogo in cui gli uomini diventano scarafaggi, in cui c'è una leggenda fantastica per ogni strada, rabbini e Golem, e dove, nel 1964, esordisce un artista assolutamente in controtendenza con il gusto del tempo, che con le sue animazioni influenzerà quasi tutti gli autori di questa tecnica: Jan Svankmajer.
Molti sono i suoi cortometraggi in cui è presente il cibo. Dalle patate dispettose di Down to the cellar alle poltiglie materiche di Dimension of Dialogue, il cibo è oggetto inanimato ma organico, inerte ma vivo.
Come spesso accade, vivendo in un paese culturalmente attivo e libero, solo da un paio d'anni sono distribuiti in italia i primi dvd che raccolgono il suo lavoro (per Medusa Video).

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