mercoledì 27 febbraio 2008
Chicken's Juice
Inviare una lettera, su questo concetto galleggiano i cereali. Sospingono messaggi, anagrammano significati. Ognuno vi scova ciò che desidera. ah...se le lettere si potessero gustare, meglio che leccare i francobolli. La cultura ha certo un buon sapore, ma ci vuole un palato raffinato, i sensi sviluppati ed una dose di caparbietà per assimilare questo concetto. I piccoli cereali funzionano come rune, i ching, friabili tarocchi. Sono magici, senzienti. Naturalmente per comprendere il loro linguaggio bisogna conoscere l'alfabeto ma anche l'alpha e l'omega. Allora ci raccontano la storia dei Quay bros o della furia dei colpi di pennello di Van gogh, la docile pazienza di Courbet che guardava i fiamminghi e i veneti, ci dicono che era tra i pittori più falsati poichè firmava i quadri ai poveracci, per fargli fare qualche quattrino. Papà Courbet lo chiamavano. La profonda umanità dell'arte del passato. I cerealini ci stimolano alchemie (s)conosciute, come quelle del verbo di Rimbaud, nuove e spiazzanti rivelazioni. Dare un colore alle lettere. O magari un odore (un sapore?). Nelle sale dei b-movies, nei matinée, fantasiosi produttori ideavano congegni per emanare fetore quando il mostro si avvicinava. Loro si che comprendevano il giovane Rimbaud, che cessa la sua gloria proprio per limitazioni tecniche. Sentori confessati ne "L'impossibile". Ma che designer sarebbe stato. Cellulari che fanno popcorn, teletrasporti, cerali parlanti, nutriente acqua al pollo fritto in confezioni di coscia, treni a forma di pellicola che raccontano storie di Rodari mentre corrono. Ogni vagone un frame. L'utopia avverata di una città concentrata a mutare e superarsi. Teste aiutate a capire ed imp(r)egnate nel gioco della grande trasformazione!
Nuovi Manifesti In Giorni Funesti
Come al solito "ci troviamo alle 9.00". Alle dieci riusciamo a riunirci finalmente in "piazza", caffè, brioces e vaneggi... ci scambiamo le informazioni, le frasi che abbiamo scovato qua e là tra film, video e sconosciuti. Ok, si parte, destinazione lavoro.
Organizziamo le menti, focalizziamo immagini. costruiamo i nostri piccoli set, inquadriamo la scena, mentre una mano fugace ordina le letterine e CLIC. L'ispirazione prende il sopravvento, le idee, precipitate nel più oscuro e remoto dimenticatoio cerebrale, diventano pura creatività momentanea.
CLIC CLIC CLIC
Il silenzio cala e proseguiamo veloci scambiandoci un'occhiata ogni tanto mentre il cane dirige meticolosamente i lavori.
CLIC CLIC CLIC
La sera nemica viene vinta dai faretti, non ci arrenderemo mai!! almeno finchè la schiena non ci è avversa e inizia a far sentire la sua presenza manifestandosi con irruenza e dolore.
L'ora del the caldo con i biscottini finalmente è arrivata, attorno ad un infuso alla menta, un pò di acqua calda e zucchero e una tisana digerente, stanche ma soddisfatte guardiamo le nostre opere...
1.. 2.. 3.. Ok...
...le altre sono da scartare...
Delorean Mentale
Non c'è più tempo per la musica. O forse è solo cambiata la modalità d'ascolto.
Quando l'unica preoccupazione era arrivare all'estate con meno di 4 insufficienze c'era tempo di incazzarsi o sognare nei pomeriggi dopo la scuola, con musiche adatte ad ogni sensazione, scelte con cura per amplificare i sentimenti. C'era il negozio di dischi, meta di ogni uscita con qualche soldo in tasca, per soffrire, di fronte ad un cofanetto degli Einsturzende Neubauten troppo caro.
I tempi sono decisamente cambiati, è evidente.
Ora ci rechiamo al Napster Store, o presso Emule's, ci restiamo ore e ore in base alla nostra memoria e alla nostra ingordigia. Spendiamo poco e riceviamo piccole e numerose sequenze di 0 e di 1. Le riponiamo assieme a qualche altro miliardo di piccole informazioni e ce ne dimentichiamo. Probabilmente ora siamo arrivati a possedere l'ultissima nuova compilation da 300 brani, come quelle che vendeva MTV una volta, 90 ore di ascolto per orecchie bioniche o viaggi intorno al mondo.
Probabilmente ci ricapiterà di ascoltare proprio QUELLE piccole informazioni, ma altrettanto probabilmente non ce ne accorgeremo.
Sterling parla di sostenibilità. Per quanto ci riguarda meglio byte precari che cd strisciati.
Ma il passato ci manca. Compriamo vecchi vinili di David Bowie, Pixies, Shadow of Knight, Velvet Underground, Count Five, Tears for fears, Pink Floyd (con il buon Syd Barrett), Echo and the Bunnymen, Small Faces, Kings, Sonics, Suicide, the Cure.
E ritagliamo il tempo. Passando molte ore in macchina, avanti e indietro per queste strade vecchie e mal frequentate, abbiamo imparato a mutilare con lame immaginarie la linea di sorpasso. Siamo piloti automatici. Inseriamo chiave, cintura di sicurezza, marcia, e colonna sonora. Questo è il momento dell'ascolto. E del viaggio, fisico e mentale. La conoscenza ormai genetica della strada ci annega nell'immaginazione.
Pensieri danzano al tempo di Fugazi, Verdena, Black Sabbath, kyuss, Supergrass, Mogwai, Sigur Ros, Radiohead, Motorpsycho, Nirvana, Sonic Youth, Karate, Nine inch nails, L7, the Hellacopters, Tom Waits, Gorillaz, Muse, Placebo, Dirtyfake, White Stripes, Nick Cave, PJ Harvey, Ani di Franco, Siouxie, John Cage, Patti Smith, Royksopp, Massive Attack, the Strokes.
La mente viziata dal quotidiano incanala l'immaginazione verso temi noti. Occhi vuoti sulla strada, dentro ai bulbi danzano mucchietti di zucchero e farina. Abbiamo il video!
lunedì 18 febbraio 2008
martedì 12 febbraio 2008
Jan Svankmajer - Food - BREAKFAST
Dopo avervi parlato di Svankmajer non possiamo non proporvi un'appuntamento culinario completo.
Buon appetito.
Tony vs. Paul
Una lotta all'ultimo salto!
....e fatevele due risate, sempre a prendersi sul serio...HA!
martedì 5 febbraio 2008
Giocando e sperimentando...2
lunedì 4 febbraio 2008
venerdì 1 febbraio 2008
SPERIMENTANDO 3
Molte persone conoscono Tim Burton e i suoi pupazzi, Terry Gilliam e le sue visioni, i Brothers Quay e le loro animazioni per MTV. Ma ogni artista della storia ha avuto i suoi padri predecessori, insegnamenti e ispirazioni.
Come Gorey per Tim Burton, anche noi vogliamo raccogliere dalla storia quello che ci può essere utile nella ricerca di una nostra estetica, rielaborando il lavoro degli autori che ammiriamo dalla stessa base da cui partirono loro. Per farlo ci rechiamo a Praga, la città magica per antonomasia, unico luogo in cui gli uomini diventano scarafaggi, in cui c'è una leggenda fantastica per ogni strada, rabbini e Golem, e dove, nel 1964, esordisce un artista assolutamente in controtendenza con il gusto del tempo, che con le sue animazioni influenzerà quasi tutti gli autori di questa tecnica: Jan Svankmajer.
Molti sono i suoi cortometraggi in cui è presente il cibo. Dalle patate dispettose di Down to the cellar alle poltiglie materiche di Dimension of Dialogue, il cibo è oggetto inanimato ma organico, inerte ma vivo.
Come spesso accade, vivendo in un paese culturalmente attivo e libero, solo da un paio d'anni sono distribuiti in italia i primi dvd che raccolgono il suo lavoro (per Medusa Video).
SPERIMENTANDO 2
Promemoria: meglio una gallina oggi che un uovo domani, meglio sorridere che piangere, meglio birra che vino, meglio vino che acqua(!), meglio lasciare il lavoro a chi ben comincia, meglio prevenire che carie, meglio colgate che pasta del capitano, meglio i libri alla televisione, meglio la musica alla televisione, meglio dormire alla televisione, meglio portare a spasso il cane alla televisione, meglio C.S.I. che R.I.S, meglio il logo dei Radiohead che quello dei Negramaro (copioni *&%/%$!!!), meglio il vinile che il cd, meglio Pixar che Walt Disney, meglio tutto che il comic sans, meglio l'ombreria che il Brek, meglio cambiare politici che tenere i ladri, meglio un ubriacone in osteria che uno in parlamento, meglio Novella2000 che Studio Aperto, meglio il vecchio cinema italiano che il nuovo, meglio Hemingway che Totti, meglio Roma che Milano, meglio Flux che Mtv, meglio Futurama che i Simpson, meglio i Simpson che i Griffin, meglio i Griffin che i Teletubbies, meglio i teletubbies che Maria De Filippi, meglio il "buonasera" di Hitchcock che quello di Maurizio Costanzo. (Avevate dubbi?) e comunque, forse l'unica cosa che davvero dovrete ricordarvi è:
meglio fare più frame che meno...
SPERIMENTANDO 1
Ci stiamo applicando. Come Ray Harryhausen con il suo King Kong approdiamo alla stop motion ispirati da artisti e animatori di nuove e vecchie generazioni, in modo un po' ruvido e "casereccio", ma armati di una larga dose di pazienza che ci aspettiamo porti lontano. La vera magia è nell'animare l'inanimato, conigli dai cappelli, monete dietro le orecchie, nastri infiniti, cereali che danzano. Ci stiamo autoipnotizzando. Concentrati e razionali tagliamo frame su frame montandoli in maniera precisa e calcolata. Il lavoro è sistematico. Taglia sposta incolla. Taglia sposta incolla. Taglia sposta ctrl+z ri-sposta incolla (non siamo poi così concentrati). Terminato il lavoro parte il rendering. Attendere, se vuoi nel frattempo che io lavoro puoi bere un bicchiere d'acqua, sgranchire le dita. E poi, con gli occhi stanchi, controllare se l'.avi esportato è riuscito bene. E iniziare a sorridere.
"E' VIVOOOO!!!!!!!"